La relazione d'amore sadico-masochistica (con audio dell'articolo)

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La coppia sentimentale si crea in base a determinati presupposti alcuni dei quali vanno dall’attrazione fisica a quella caratteriale, per passare a tanti altri aspetti legati all’universo che ognuno di noi rappresenta e manifesta all’altro.

Le tipologie di relazione amorosa

A livello psicologico, vengono focalizzati vari tipi di relazione amorosa che si caratterizzano per la peculiarità di base che unisce la coppia, un esempio è la “coppia sessuale” dove l’aggregante fra i due è l’aspetto fisico-erotico, un altro è la “coppia fraterna” quella del così detto matrimonio bianco, si tratta di una relazione affettiva più o meno intensa, ma dove non ci sono rapporti sessuali.

La relazione amorosa sadico-masochistica

Quando si parla di relazione amorosa di tipo sadico-masochistico non si inquadrano le pratiche sessuali sadico-masochiste, ma un tipo di relazione affettiva che lega saldamente i due componenti attraverso una serie di caratteristiche psicologiche distruttive.

Di fatto, in questa tipologia di “amore” un partner assume comportamenti aggressivi e dissacratori verso l’altro che subisce il suo dominio.

Il “sadico”

Il “sadico”può attuare azioni e verbalizzazioni sminuenti e denigratorie, tradimenti, ma contemporaneamente può avere atteggiamenti di forte gelosia che alterna a momenti di affetto e complicità verso il/la partner.

Generalmente è un soggetto che:

nutre una forte rabbia che non riesce a gestire se non scaricandola verso chi gli sta vicino;
è insicuro di sé, ma lo maschera attuando comportamenti aggressivi;
è poco stabile emotivamente;
trova nel controllo dell’altro un maggior potere e piacere dato dall’autoaffermazione che ne ricava.

Le sue azioni sono definite sadiche perché lesive verso l’altro e la loro intensità varia in base al tipo di relazione costruita e al livello di sadismo e masochismo presente nella coppia.

In molte relazioni, il comportamento masochistico si “limita” alla pressione psicologica tramite un atteggiamento verbale sminuente dell’altro.

Col passare del tempo, le continue dissacrazioni tendono a compromettere l’autostima del partner, che finisce col credere sempre di più a quelle parole.

Nei casi più gravi, l’individuo “sadico” può produrre violenze fisiche, sessuali e psicologiche.

Il “masochista”

Dall’altra parte, il “masochista” è solitamente una persona fragile e sensibile, con evidente bassa autostima, spesso con forti vissuti di carenze affettive, che instaura una dipendenza affettiva dal partner. Quest’ultimo è percepito come un punto di riferimento fondamentale per la propria vita e fonte di autostima poiché quella persona così valida e importante lo ha scelto e continua a volerlo con sé.

Per questo motivo, i momenti di armonia confermano l’ ”amore” verso l’altro mentre le azioni aggressive e svilenti leniscono ulteriormente la propria autostima.

Alla base di queste reazioni c’è il fatto che l’individuo crede nelle parole del partner, che nel tempo attua una sorta di lavaggio del cervello, non mette in discussione le critiche che gli vengono fatte ma al contrario, spesso, se ne prende ancor di più le colpe.

A maggior ragione, il mantenere la relazione col partner “sadico” lo fa sentire scelto e amato perché, pur se in modo negativo, l’altro gli procura continue attenzioni e questo rende il masochista degno di amore.

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L’incontro collusivo fra “sadico” e “masochista”

Più i livelli di “sadismo” e “masochismo” sono simili, più la coppia diviene indissolubile. Pur non mancando liti, più o meno gravi, e periodi di distacco i due partner si attirano come due calamite e possono portare avanti per lungo tempo la loro storia d’amore che di amore in realtà ha ben poco, ma è una reciproca dipendenza data da problematiche psicologiche non risolte e non riconosciute.

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