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Il vissuto psico-sociale della persona ammalata

Il vissuto psico-sociale della persona ammalata

A livello psicosociale la persona ammalata può vivere, in base al tipo di malattia, determinati tipi di influenza sulla propria quotidianità interrelazionale.

Isolamento sociale

  • Si possono  presentare casi in cui l’individuo si isola dal contesto sociale per evitare di mostrare i segni della sua malattia (per esempio nei pazienti in cura con chemioterapici) oppure per le limitazioni nello stare con gli altri (per esempio per chi ha difficoltà respiratorie o deve mantenere un regime alimentare equilibrato a causa di problemi cardiovascolari).
  • Anche i componenti della famiglia, soprattutto il cargiver principale, possono risentire dei tempi dedicati al proprio caro ammalato e limitare così i propri contatti sociali.

 

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Cambiamento dell’atteggiamento di familiari e amici

  • I familiari cercano spesso di aiutare il proprio caro ammalato a migliorare il proprio umore, oltre che ad effettuare azioni pratiche per la sua cura. Ciò può comportare modifiche nei rapporti intrafamiliari con estremizzazione degli atteggiamenti. In alcuni casi, in base anche ai rapporti che intercorrevano precedentemente l’instaurarsi o l’aggravarsi della malattia, si possono avere interazioni maggiormente tolleranti e comprensive, in altri casi può succedere che si sviluppino spesso liti.
  • Può succedere che gli amici cambino il loro modo di comportarsi verso la persona ammalata. Troppi scrupoli possono diminuire le visite o le telefonate degli amici. A volte ciò succede anche per la difficoltà nel sapersi rapportare con una persona ammalata, altre volte per problematiche proprie nei confronti della malattia in generale, ma questi sono solo alcuni esempi.

Alterazione del proprio ruolo familiare, lavorativo e sociale

Se la malattia compromette le abilità del soggetto in modo definitivo o solo limitatamente al periodo di cura, la persona, anche solo se per un periodo di tempo, vedrà probabilmente cambiare alcuni ruoli sociali e familiari:

a)    I propri figli e il proprio coniuge cercheranno di limitargli le responsabilità, per questo motivo il ruolo di marito/moglie o di genitore o di figlio/a ne subirà le conseguenze attraverso una serie di limitazioni spontanee che verranno comunque percepite dal soggetto. Un esempio può essere il figlio che per chiedere un permesso si riferisce direttamente all’altro genitore oppure il familiare che evita di comunicare al paziente determinate problematiche familiari per non subissarlo ulteriormente di disagi.

b)   L’attività lavorativa e/o gli hobbies potranno risentirne e anche in questo caso un pensionamento anticipato o un periodo di fermo dal lavoro e dalle proprie attività abituali potrà ripercuotersi sullo stato emotivo del soggetto. Soprattutto laddove il ruolo lavorativo coincide con lo status dell’individuo, la situazione di fermo potrebbe risultare altamente difficile da sopportare.

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Variazione del proprio equilibrio di vita

Le giornate vengono scandite dai vari impegni sanitari che riguardano l’assunzione dei farmaci, le medicazioni, le visite mediche, i limiti dati dai sintomi della malattia o delle cure. La quotidianità viene, spesso, notevolmente influenzata.

Come i familiari e gli operatori possono interagire con una persona ammalata?


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E’ importante sempre focalizzare le giornate a mano a mano che si presentano, evitando di fare proiezioni future negative o positive se non si hanno certezze. Ricordiamoci che in ambedue i casi si rischia da un lato di deprimere il paziente togliendogli le speranze (non dobbiamo mentire, ma neanche fare previsioni di cui non possiamo essere certi), l’essere troppo ottimisti invece può risultare come un modo per farlo contento e quindi poco realistico.

E’ bene stare sempre nel qui ed ora aiutando la persona ammalata ad accettare i limiti e le risorse di ciò che sta vivendo, ovviamente con uno sguardo positivo, ma concreto.


N.B.  Questo brano è una parte dell’articolo IL VISSUTO PSICOLOGICO DELLA PERSONA AFFETTA DA CANCRO O CON MALATTIA ORGANICA GRAVE Con accenni anche al vissuto dei familiari e degli operatori

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Dott.ssa LAURA PEDRINELLI CARRARA
Psicologa, Psicoterapeuta, Ipnotista Erickson
iana
Studio in Via Marche, 71 a Senigallia
Cell. 347/9471337
www.laurapedrinellicarrara.it

 

 

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