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In questo articolo potrai comprendere che cosa è la memoria autobiografica e come stimolarla.
Che cosa è la memoria autobiografica?
La memoria autobiografica riguarda la capacità di recuperare dalla memoria quei dati personali che fanno parte della nostra storia di vita.
Si tratta di informazioni concernenti, per esempio: chi siamo, come ci chiamiamo, che lavoro abbiamo svolto, chi abbiamo sposato o se ci siamo sposati, se abbiamo figli e come si chiamano.
La persona anziana tende a mantenere abbastanza la memoria autobiografica in quanto riguarda avvenimenti e informazioni connotate da uno stato affettivo molto rilevante per la persona.
Ovviamente, i ricordi sono più vividi ed esatti quando rappresentano eventi importanti. Ciò significa che è normale per una persona molto anziana non ricordare il nome di un amico di tanti anni fa che non vede da troppo tempo o di un ex collega.
In presenza di demenza questo tipo di memoria tende a venire compromessa in modo importante.
Siccome la memoria è collegata in modo diretto con il ragionamento, il linguaggio, l’attenzione, ma anche con la reiterazione (cioè la frequenza con cui si viene a contatto con quello stimolo, quante volte viene ricordato) è basilare stimolare la persona anziana, anche in presenza di una demenza medio-lieve, a ricordare gli eventi.
Di fatto, eventi che non vengono più ricordati tendono a venir dimenticati in tutto o in gran parte anche se l’anziano è lucido.
Come deve avvenire la stimolazione della memoria autobiografica?
La persona anziana tende a raccontare la sua storia personale, soffermandosi però ad un limitato numero di eventi.
Questo perché egli tende a ricordare le situazioni che lo hanno coinvolto maggiormente a livello emotivo, sia in modo positivo (nascite, matrimoni, feste, ecc.) sia a livello negativo (terremoti, alluvioni, guerra, lutti, abbandoni, ecc.).
Per questo motivo è importante condurre la persona anziana ad un ricordo completo ed eterogeneo della sua vita.
Schema da usare per stimolare la memoria autobiografica
Per stimolare la memoria autobiografica dell’anziano è importante basarsi su di uno schema molto semplice:
- Chi sono io: nome, caratteristiche di personalità (sono buono, sono preciso, sono pigro, ecc.), scolarizzazione, lavoro, socializzazione (amici, conoscenti, vicini di casa, altri anziani conviventi in struttura se è istituzionalizzato), impegno sociale (politico, religioso, volontariato, ecc), passioni personali (hobbies, estro artistico, ecc.).
- Chi era la mia famiglia di origine: da chi era composta: approfondendo ogni persona (genitori, fratelli, cugini, zii).
- Chi è la mia famiglia acquisita:da chi è composta: approfondendo ogni persona (marito/moglie, figli, nipoti).
- Quali sono stati gli eventi più importanti della mia vita: matrimonio, laurea, lavoro, terremoto, cambiamento di città, ecc.
Sembrano soltanto quattro approfondimenti, ma in realtà ognuno di essi contiene un mondo di notizie che devono essere indagate.
Accorgimenti da seguire nel porre le domande
- L’imperativo è che la persona anziana non deve subire un interrogatorio, ma deve essere sollecitata a raccontarsi in modo piacevole e sereno.
- Allo stesso tempo, è importante trattare sia i contenuti positivi che quelli negativi. Non evitiamo i racconti sulla guerra perché fanno piangere l’anziano, meglio che pianga assieme a noi che lo sosteniamo e, al momento opportuno sappiamo passare ad un argomento meno penoso, piuttosto che mantenga dentro di sé tutto quel disagio che poi si riversa in rabbia verso se stesso o verso l’altro, oppure in profonda tristezza.
- E’ fondamentale evitare di far ripetere alla persona anziana sempre le stesse frasi e le stesse cose. Nella vita di ogni individuo ci sono tanti avvenimenti, non solo matrimonio e figli.
Quali tecniche utilizzare per la scheda di stimolazione della memoria autobiografica?
Ogni tecnica è buona se produce riflessione e ricordo nell’anziano, di seguito ne elenco alcune:
- Colloquio personale
- Incontri di gruppo a tema
- Schede di lavoro giocose: es. disegno di una margherita gigante, la persona anziana deve colorarla e poi inserirci dentro i nomi dei suoi famigliari.
- Cartelloni tematici: ognuno dirà che lavoro faceva e si coloreranno dei disegni specifici per ogni professione. Ogni disegno verrà incollato nel cartellone con accanto il nome o i nomi di chi faceva quel mestiere.
- Utilizzo della musica: chiedere ad ogni anziano se c’è una canzone che ricorda particolarmente e farsene spiegare il motivo, poi creare un CD con i tutti i brani citati e farlo ascoltare e cantare.
Libri con esercizi comprendenti la stimolazione della memoria per l’anziano, cliccando nei link potrai vedere la pagina di approfondimento:
- Una mente attiva. Percorsi di stimolazione cognitiva per la terza età. Laura Pedrinelli Carrara Ed. Erickson 2015
- Attività di animazione con gli anziani. Stimolare le abilità cognitive e socio-relazionali nella terza età. Laura Pedrinelli Carrara Ed. Erickson 2013
- Allenamento cognitivo a circuito Laura Pedrinelli Carrara Ed.Erickson 2018.
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Dott.ssa LAURA PEDRINELLI CARRARA
Psicologa, Psicoterapeuta, Ipnotista Ericksoniana
Studio in Via Marche, 71 a Senigallia (An)
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www.laurapedrinellicarrara.it