Da molti anni mi occupo di aiutare le persone a limitare o a superare i disturbi d’ansia, lo stress e gli attacchi di panico. In effetti, le problematiche date dall’ansia tendono a risultare sempre più frequenti nelle persone di diversa età, dai più giovani ai più anziani.
In questo articolo potrai comprendere le reazioni comportamentali e fisiologiche date dall’ansia, dallo stress e dagli attacchi di panico e come la psicoterapia può aiutarti.
I comportamenti di evitamento dati dall’ansia elevata, dallo stress e dagli attacchi di panico
In molti casi tendiamo a minimizzare il problema trovando strategie personali che ci aiutano a limitare l’ansia e lo stress. Tali strategie tendono a funzionare soltanto inizialmente, perché in realtà più che strategie sono comportamenti protettivi che ci portano a limitare l’esposizione all’evento ansiogeno invece di superarlo.
Per esempio: se andare in centro quando c’è tanta gente mi crea ansia, mi stressa, mi crea disagio, allora ci andrò in orari meno affollati. Se poi so che potrei avere una attacco di panico, allora è probabile che non ci andrò più oppure soltanto se viene qualcuno insieme a me.
Se guidare in autostrada mi mette ansia, allora la eviterò oppure ci andrò quando è presente anche un’altra persona.
Se andare in treno mi crea ansia, agitazione, mi mette panico perché non posso scendere quando voglio io, allora eviterò di prenderlo e cercherò altre alternativi per viaggiare, in diversi casi non viaggerò più fino a quando temerò di poter avere un attacco di panico..
Questi comportamenti protettivi inizialmente comportano una sensazione di benessere e di ritrovato controllo della propria vita. In realtà sono boomerang. Col tempo il soggetto si troverà ad evitare sempre più le situazioni problematiche fino a quando si renderà conto che la sua vita è altamente limitata dall’ansia, dallo stress o dal panico.
Di fatto, l’ansia induce a comportamenti di evitamento che la persona inizialmente sottostima poiché gli risolvono solo momentaneamente il problema. Successivamente, però, dovrà farci i conti e ciò avverrà quando ormai l’ansia sarà diventata altamente disfunzionale per la persona.
Le reazioni fisiologiche date da ansia, stress o panico elevati
Quando l’ansia, lo stress e/o il panico sono elevati comportano una serie di sintomatologie fisiche e mentali che si auto-alimentano creando un circolo vizioso.
Tre sintomi principali
L’iperventilazione: il respiro corto e affannato.
Tale modalità di respirazione comporta una iper-ossigenazione del cervello con una minor presenza di anidride carbonica. Il risultato sarà la percezione di confusione mentale e/o di giramento di testa. Percezione che la persona valuterà non come effetto dell’iperventilazione, ma come un suo stato fisico e inizierà a temere di aver problematiche fisiche rilevanti. Non a caso, negli attacchi di panico la sintomatologia è simile ad un attacco cardiaco e la persona tende a pensare di poter morire.
Tremolio e/o formicolio al corpo
Le gambe possono diventare più fiacche, la persona sente che tremano. Le braccia e le mani possono iniziare a tremare o a formicolare.
Pensiero catastrofico, irreale e focalizzato
la persona tende a valutare le situazioni in modo altamente negativo, non percepisce una via di uscita perché rimane sul problema anziché sulla soluzione e anche perché focalizza soltanto ciò che le scatena ansia e che valuta in modo catastrofico. Con questi presupposti, la risoluzione del problema viene percepita come altamente complessa da raggiungere se non impossibile aumentando così ancora i livelli di ansia, stress e/o panico.
I limiti dati dall’ansia, dallo stress e dagli attacchi di panico
Ho inserito soltanto tre dei sintomi solitamente più presenti quando proviamo ansia, stress o attacchi di panico per farti comprendere come la psicoterapia debba essere mirata ai problemi specifici della persona lavorando sul corpo, sulle emozioni, sui comportamenti e sulle modalità di pensiero.
Come esperta nelle tecniche di gestione dell’ansia, utilizzo strumenti diversi per lavorare a livello psicologico e fisico e con metodologie psicoterapeutiche sia psicodinamiche che comportamentali proprio per poter aiutare ogni persona in base alle proprie potenzialità e differenti risorse oltre che ai differenti sintomi.
Riguardo ai limiti che la persona vive a causa dei problemi di ansia, stress o agli attacchi di panico, sono diversi e non tutti vengono provati alla stessa intensità o nella stessa tipologia, in generale diventa difficile e ulteriormente usurante:
- lavorare serenamente,
- mantenere la calma,
- comportarsi e vivere spontaneamente e con una certa leggerezza,
- andare al lavoro se non vengono accompagnate,
- prendere l’autostrada,
- guidare in galleria o in strade specifiche,
- andare in treno e/o in aereo,
- vivere con maggior serenità invece di sentirsi spesso sotto pressione e stanchi,
- respirare normalmente perché si tende ai iper-ventilare oppure ad avere spesso delle lunghe apnee.
- avere una relazione sentimentale senza gelosie eccessive o paura dell’abbandono,
- stare in ascensore,
- andare ad un concerto o entrare in chiesa, per esempio (qualsiasi luogo affollato),
- svolgere la vita quotidiana in base alle circostanze e alla mansioni che si scelgono invece che ai limiti che si devono evitare.
Il poter recuperare la propria autonomia, la libertà di agire e il benessere psicofisico è l’obiettivo del percorso psicoterapeutico che viene sempre sviluppato in modo individualizzato.
La psicoterapia per l’ansia, lo stress e gli attacchi di panico
Il percorso psicoterapeutico aiuta la persona a riprendere le redini della propria vita e a migliorare il benessere limitando l’ansia e lo stress eccessivi e imparando a gestire gli attacchi di panico per estinguerli.
L’ansia e lo stress sono nostri alleati se li proviamo nella misura giusta. L’ansia è un’emozione che ci aiuta a porre l’attenzione su possibili problemi o pericoli, se non provo ansia non mi preoccuperò di rivedere un compito lavorativo e questo potrebbe farmelo consegnare errato o incompleto.
Differentemente, se provo troppa ansia tenderò a rivederlo e a correggerlo troppe volte.
Una giusta dose di stress è positiva (Eustress) perché ci attiva fisiologicamente grazie al fatto che attiva la produzione degli ormoni dello stress e ci aiuta così a rispondere ad un periodo più difficile che ci richiede maggiori risorse psico-fisiche. Per esempio, devo fare gli straordinari per tutta la settimana e l’Eustress mi agevola nel poter ottenere maggiori energie.
Contrariamente, quando questo stress dura troppo o è troppo elevato non si parla più di stress buono, l’Eustress, ma di stress negativo: il Distress. Il Distress è il classico stress a cui tutti facciamo riferimento quando ci sentiamo troppo provati a livello psico-fisico.
La psicoterapia parte proprio da queste conoscenze per aiutarti ad avere livelli giusti di ansia e di stress partendo dalla comprensione delle cause e dal trovare la soluzione giusta per te.
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Dott.ssa LAURA PEDRINELLI CARRARA
Psicologa, Psicoterapeuta
Esperta nelle tecniche di gestione dell’ansia
Studio in Via Marche, 71 a Senigallia (An)
Cell. 347/9471337
www.laurapedrinellicarrara.it