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I disagi collegati al ciclo della risposta sessuale

I disagi collegati al ciclo della risposta sessuale

Il ciclo della risposta sessuale è caratterizzato da 5 stadi consecutivi che concernono l’atto sessuale e le variazioni psicofisiche collegate.

Ogni stadio è influenzato, nel suo sviluppo e nella capacità di portarlo a termine con piacere, dalla parte psicologica e fisica del soggetto e da fattori situazionali.

1° LO STADIO DEL DESIDERIO

Riguarda la volontà di avere un rapporto sessuale con l’altro, di poterlo toccare, accarezzare e ricevere da lui/lei baci e carezze.

In questo stadio sono presenti fantasie, sogni erotici ad occhi aperti che aumentano la voglia di avere un rapporto intimo con l’altro e alzano il livello erotico nella coppia.

Quali sono i disagi collegati con questa fase del desiderio sessuale?
Il disagio tipico di questa fase è la mancata volontà ad avere un rapporto sessuale con il/la partner.

Si inizia evitando momenti di intimità, per esempio scendendo presto dal letto o andando a dormire prima o più tardi, per poi passare a scuse varie sul fatto di essere troppo stanchi o non stare troppo bene.

Successivamente, si passa al rifiuto chiaro e diretto cercando sempre di trovare qualche motivazione plausibile, come un momento difficile personale.

Ci possono essere varie cause alla base del calo del desiderio sessuale o della sua mancanza totale.
Cause che possono riguardare l’effetto collaterale dato da un farmaco, che si sta assumendo,  problematiche di coppia o conflitti psicologici del soggetto.

2° LO STADIO DELL’ECCITAZIONE

Quanto più si desidera quella persona tanto più si sarà eccitati. Allo stesso tempo, è anche importante il fatto che il partner sappia ben stimolare l’altro in modo da aumentare la propria e l’altrui eccitazione.

Lo stadio dell’eccitazione è sia mentale che psichico e perciò produce variazioni sia psichiche che fisiche come il senso piacevole di abbandonarsi all’altro, di estrema gradevolezza nel contatto fisico e la maggior percezione delle sensazione corporee (rigidità dei capezzoli, lubrificazione vaginale, tumescenza del pene, ecc.).

Quali sono i disagi collegati con la fase dell’eccitazione sessuale?
Problemi in questa fase si manifestano con la perdita di eccitazione durante il rapporto intimo oppure con un desiderio sessuale che non diviene eccitazione psicofisica.

Si tratta di situazioni di frigidità o di distacco emotivo che a volte possono essere influenzate ulteriormente da comportamenti di spectatoring.

Lo spectatoring è un comportamento tramite il quale il soggetto, durante l’approccio sessuale, inizia a pensare al suo modo di fare l’amore, a riflettere su quanto riesce a soddisfare il/la partner e si posiziona spontaneamente come uno spettatore che osserva ciò che sta avvenendo in modo critico.

Ciò produce, generalmente, la perdita dell’eccitazione parziale o totale in quanto non ci si lascia andare all’altro e al piacere, ma ci si concentra su quanto avviene distaccandosi emotivamente.

In questa fase, se è l’uomo ad attuare lo spectatoring può perdere l’erezione totalmente o parzialmente, se è la donna può perdere la lubrificazione.

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3° LO STADIO DEL PLATEAU

Questo stadio riguarda la conservazione e l’aumento dei livelli di eccitazione dei soggetti coinvolti ed è molto importante poiché funzionale al raggiungimento dell’orgasmo.

Quali sono i disagi collegati con lo stadio del plateau?
 In questa fase possono svilupparsi gli stessi meccanismi disfunzionali della fase precedente. A questo punto, diviene ancora più complesso riprendere l’eccitazione.

4° LO STADIO DELL’ORGASMO

La persona raggiunge il culmine del piacere diminuendo così la tensione sessuale che si è accumulata per arrivare all’orgasmo.

A livello fisico si innescano delle contrazioni ritmiche dei muscoli e degli organi riproduttivi che comportano il raggiungimento dell’orgasmo e l’eiaculazione.

È importante sottolineare che l’orgasmo e l’eiaculazione sono due fenomeni distinti, ci può essere orgasmo senza eiaculazione e viceversa

Inoltre, una informazione che non è molto conosciuta è che la donna può eiaculare un liquido giallo: non si tratta di urina, anche se la mancanza di conoscenza in questo senso può farlo pensare. Proprio perché non sempre riconosciuta, l’eiaculazione femminile può produrre imbarazzo o vergogna nella donna e disagio nell’uomo.

La convinzione che si debba arrivare all’orgasmo nello stesso momento è anche questa da sfatare. Spesso si creano pressioni ingiustificate nella coppia, la cosa fondamentale è avere una sessualità, appagante anche se con tempistiche non simultanee. 

Quali sono i disagi collegati con la fase dell’orgasmo?
E’ possibile provare un estremo piacere, ma non arrivare all’orgasmo. Anche in questo caso possono esserci problematiche collegate all’ansia oppure a conflitti intrapsichici o di coppia.

5° LO STADIO DELLA RISOLUZIONE

È quello stato di rilassamento e benessere che si prova dopo l’orgasmo. La donna, differentemente dall’uomo, può iniziare nuovamente il rapporto sessuale perché è subito pronta a poter ridesiderare un nuovo amplesso e ad eccitarsi.

L’uomo, invece, vive un periodo di stallo, chiamato refrattario, in cui, anche se stimolato, non è pronto a ricominciare nell’immediato. Durante il periodo refrattario è possibile che avvenga un inturgidimento del pene e di conseguenza che l’uomo possa soddisfare ugualmente il/la partner.

Usualmente, il periodo di tempo necessario per avere una nuova erezione del pene può andare da pochi minuti a 24 ore o a qualche giorno, in quanto risente dell’età e dello stato psicofisico dell’uomo.

Quali sono i disagi collegati con la fase di risoluzione?
I disagi maggiormente riscontrabili in questa fase riguardano la diversa riattivazione dei partner, ciò significa che un soggetto tende a rimanere soddisfatto per più tempo mentre l’altro vorrebbe riprendere molto prima l’eccitazione e il rapporto sessuale.

Disagio sessuale e differenze soggettive

Ogni stadio del ciclo della risposta sessuale è altamente soggettivo sia nella durata che nell’intensità che nel modo di verificarsi.

Spesso le problematiche non riguardano disfunzioni sessuali vere e proprie quanto differenze nei tempi e nei modi fra i partner che possono avvenire in ognuna delle fasi, come la diversa attivazione della fase di eccitazione, la diversa temporalità nel raggiungere l’orgasmo, la diversa possibilità di riprendere più volte le fasi per poter vivere più amplessi, diverso approccio ai preliminari, ecc.

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Dott.ssa LAURA PEDRINELLI CARRARA
Psicologa, Psicoterapeuta
Studio in Via Marche, 71 a Senigallia (An)
Cell. 347/9471337
www.laurapedrinellicarrara.it

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