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Quando proviamo una percezione distorta della realtà: la dispercezione

Quando proviamo una percezione distorta della realtà: la dispercezione

In questo articolo potrai approfondire che cosa sia la percezione della realtà, quando la proviamo in modo distorto e come possiamo fare per accorgercene e ritornare ad avere una percezione congrua di quanto stiamo vivendo.

Che cosa è la percezione della realtà

La percezione della realtà è la capacità che ha la nostra mente di valutare l’ambiente esterno (il mondo circostante) e quello interno (i nostri pensieri e il nostro corpo) in modo congruo rispetto a quanto accade oggettivamente.

Per esempio:

  • “Ho due braccia e due gambe”
  • “Mia sorella si chiama Giulia”
  • “Da dieci anni non ho più una relazione sentimentale”
  • “Quel film è durato 3 ore”

Che cosa si intende per percezione della realtà distorta o dispercezione

Se la realtà sembra avere un’unica identità oggettiva, purtroppo in diversi casi il nostro stato psicologico può alterare anche ciò che sembra così palese e portarci ad avere delle dispercezioni.

L’alterazione della realtà non è altro che una rilettura in chiave soggettiva e distorta di quanto percepiamo di noi stessi, degli altri o del mondo che ci circonda.

Per esempio:

  • “Io ho le braccia troppo lunghe rispetto alle gambe”

Il soggetto non si osserva in modo obiettivo, ma percepisce i propri arti superiori disequilibrati rispetto a quelli inferiori, in una situazione che assolutamente non corrisponde alla realtà.

  • “Mia sorella si chiama Giulia, ma in realtà non sono più così convinta che sia davvero figlia del mio stesso padre.”

In questo caso, il contrasto emotivo con la sorella induce il dubbio della piena parentela e ciò può essere conscio (sono arrabbiata con te quindi verbalizzo il mio dubbio nato dalla rabbia) o inconscio (credo davvero che tu sia una sorellastra, ma non mi rendo conto che in realtà è solo una reazione alla rabbia).

  • “Da dieci anni non ho più una relazione sentimentale”

Il signore che asserisce di non aver più alcuna relazione da dieci anni, crede fermamente in ciò che dice e ne vive il senso di solitudine e angoscia per non sentirsi più desiderato, più voluto. Approfondendo quel pensiero si è visto che non era assolutamente vero. C’erano state delle relazioni poco importanti rispetto a quella presa in riferimento, ma c’erano state.

  • Quel film era lunghissimo, non finiva mai, è durato almeno 3 ore!

il film è durato due ore e 10 minuti, ma era molto noioso e questa emozione ha alterato la percezione del tempo.

Perché possiamo avere una percezione distorta della realtà?

Ci sono tre cause principali per cui possiamo avere una dispercezione:

1. LA DISPERCEZIONE NON PATOLOGICA

  • Per stato emotivo intenso

Una o più forti emozioni possono influire sulla nostra percezione.
Per esempio:

  • Quando abbiamo molta paura tendiamo a percepire la realtà in base ai nostri filtri emotivi per cui quel cane era “enorme” oppure quel vicolo era “buio pesto”.
  • Quando siamo arrabbiati tendiamo a percepire quanto sta accedendo nel modo con cui filtriamo la situazione, per esempio: Maria non aveva proprio voglia di venire a spasso con me, “si è finta anche stanca” perché tutto il giorno aveva fatto il cambio di stagione! Con questa frase affermiamo di non credere a quanto detto da Maria, ma era invece la verità. Da quel momento saremo convinti che ci ha mentito e che non voleva uscire con noi.
  • Un forte stato di felicità può farci apparire tutto più bello. Quando siamo insieme ad una persona che amiamo e con cui ci sentiamo molto felici, è probabile il mondo circostante ci sembri più bello e anche gli inconvenienti perdano di valore.

Ogni emozione o gruppi di emozioni possono prendere il sopravvento sulla nostra razionalità e influenzarci in modo da alterare positivamente o negativamente la realtà.

  • Per disagio psicologico

Vivere un periodo di solitudine, di sofferenza fisica o psichica, essere sotto stress per del tempo, o altro tipo di disagio ancora, può riversarsi sul nostro modo di interagire con l’ambiente e di percepirlo.

 

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2. LA DISPERCEZIONE PATOLOGICA

  • Per stato psicologico alterato

Presenza di nevrosi o psicosi.

  • Per disturbi cognitivi

Il soggetto ha un deficit, per esempio, nell’ attenzione, nella visione oppure nel ragionamento; ha una demenza o presenta altre disfunzionalità o patologie che incidono sulla percezione della realtà causando dispercezioni.

3. LA DISPERCEZIONE DA SOSTANZE

  • Influenza dovuta a farmaci o sostante psicotrope

Il soggetto è influenzato nella percezione della realtà a causa dei sintomi indotti da farmaci che sta assumendo o da altre sostanze che influiscono sullo stato psichico.

Come possiamo accorgerci delle dispercezioni?

  • Cerchiamo sempre dei feedback quando viviamo delle situazioni importanti.
  • Non fermiamoci alle nostre prime impressioni, cerchiamo di approfondire quell’avvenimento.
  • Se qualcosa ci ferisce in particolar modo, prendiamola come un campanello d’allarme per rivalutare le nostre convinzioni e il modo col quale stiamo percependo la realtà.

Dispercezioni: che cosa fare per risolverle?

Un modo per risolvere la percezione alterata della realtà è quello di valutare obiettivamente ciò che stiamo percependo troppo soggettivamente.

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SCHEDA DELLA CIRCOSTANZA

Inserisci i dati mettendo prima il motivo della tua convinzione, poi prova a verificare quanto hai scritto e, in ultimo, scrivi il risultato.

Nella scheda ti inserisco due esempi.

 

Se tramite la scheda hai già compreso il problema, probabilmente l’hai già risolto, perché hai riconquistato la percezione reale di quella determinata situazione: la scheda della circostanza ti ha già aiutato.

Se, al contrario, il problema è più rilevante allora è il caso che ti rivolgi ad un professionista del settore per valutare insieme il problema e come risolverlo.

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Dott.ssa LAURA PEDRINELLI CARRARA
Psicologa, Psicoterapeuta
Esperta nelle tecniche di gestione dell’ansia
Studio in Via Marche, 71 a Senigallia (An)
Cell. 347/9471337
www.laurapedrinellicarrara.it

laurapedrinelli@libero.it

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