L’approccio olistico in psicoterapia (con audio dell'articolo)

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Esistono diversi modi di rapportarsi alla persona per poter svolgere un percorso psicoterapeutico, io utilizzo un approccio olistico con cui modulo le diverse formazioni professionali che nel tempo ho acquisito.

Che cosa si intende per approccio olistico

Quando si parla di approccio olistico in psicoterapia si descrive una modalità completa ed eterogenea di valutazione della persona.

La parola olistico riguarda il valutare un fenomeno non come composto da tante parti, ma in base alle interazioni che avvengono fra queste parti e a ciò che comportano nell’insieme.

La persona non viene quindi valutata “soltanto” come un vissuto personale, una storia clinica, una complessità caratteriale o una situazione fisica (per fare un esempio) ma in base a come ognuna di queste parti influenza le altre e a che cosa tutto l’insieme produce.

Un esempio può essere il soggetto che ha spesso difficoltà nelle relazioni perché non crede abbastanza in se stesso.

L’approccio olistico approfondisce i diversi aspetti di quella persona (fisicità, personalità, vissuto famigliare ed extra famigliare, aspettative soddisfatte e irrisolte, modo di percepirsi, possibili reazioni psicosomatiche, ecc.) cercando di comprendere come quell’insieme abbia prodotto quel disagio e quali risorse a sua volta possono essere contattate per ridurlo o risolverlo.

Nell’esempio appena fatto, è possibile che un’educazione troppo rigida o poco attenta ai bisogni della persona, un determinato tipo di personalità, circostanze ambientali specifiche (come il vivere in un ambiente competitivo o il sentirsi il figlio o il collega meno considerato), abbiano fatto sviluppare o confermare nel tempo la convinzione di non avere molte risorse.

Tale convinzione si è ripercossa nelle scelte di vita come per esempio un lavoro poco qualificante e/o un partner sminuente. Tutte situazioni che confermano alla persona, e le fanno mantenere, la certezza di non valere abbastanza.

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Come interviene la psicoterapia con approccio olistico

Proprio perché il disagio che vive la persona rappresenta il prodotto di un insieme di aspetti che interagiscono fra di loro, attraverso tecniche psico-corporee e psico-espressive nel mio studio di Senigallia stimolo l’individuo a lavorare su quel tutto oltre che sulle singole parti.

Si costruisce un percorso specifico valutando la persona come un insieme in cui interagiscono:

il soma (parte fisica),
la psiche (parte psicologica: personalità, affettività e relazioni),
le situazioni contestuali (lavoro, ambiente di vita, ecc),
gli aspetti famigliari.

L’importanza delle tecniche psico-corporee

Le tecniche psico-corporee possono essere molto produttive, nelle persone in cui sono indicate. Come ho già accennato, ogni persona è un mondo a parte e un momento di vita specifico, per questo motivo non tutte le tecniche sono valide per tutte le persone o in tutti i periodi della loro esistenza.

Un esempio di tecniche psico-corporee sono le tecniche di respirazione e le tecniche di rilassamento con visualizzazioni. Tramite ognuna di queste modalità si collega la parte fisica con quella psicologica aiutando la persona a migliorare il contatto psicofisico e il proprio benessere.

Anche la tecnica dell’ipnosi ericksoniana o naturale è molto valida poiché aiuta la persona a contattarsi in modo più profondo e a far emergere le proprie risorse.

L’importanza delle tecniche psico-espressive

Le tecniche psico-espressive stimolano la spontanea espressività emotiva, facilitano l’equilibrio fra parte conscia e inconscia (come teorizzato da C. G. Jung), aiutano la persona a comprendere meglio i propri vissuti quotidiani (emozioni, relazioni affettive e professionali, ecc.) e rilassano sia a livello fisico che mentale.

Alcuni esempi di tecniche psico-espressive sono: il Mandala, il disegno in psicoterapia, l’utilizzo dei simboli.

Un percorso personalizzato

Nello stesso tempo, il percorso non è obbligatoriamente basato sull’utilizzo di alcune o tutte le tecniche poiché vi sono persone per cui è utile anche “solo” l’approccio classico del colloquio.

Alla base di ogni percorso rimane comunque sempre fondamentale l’incontro che si crea fra due persone che vogliono iniziare un lavoro insieme per migliorare il benessere psicologico di chi sta vivendo un disagio.

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