In molti casi l’inquietudine, i pensieri assillanti, la difficoltà di concentrazione, la difficoltà nel sopportare gli altri sono dovuti ad una dose elevata di ansia e stress che sta influenzando negativamente la tua attitudine a gestire la relazione con te stesso e con gli altri e le diverse circostanze di vita.
Le cause consce e inconsce
È possibile che l’ansia e lo stress dipendano da situazioni specifiche presenti nella tua vita e che non riesci a gestire. Tali problematiche possono essere consapevoli o inconsce.
Può succedere per esempio che tu stia vivendo certe conflittualità in campo lavorativo che ti logorano e ti producono stress e ansia e di cui, quindi, sei assolutamente consapevole.
Al contrario, puoi provare forte ansia senza però collegarla a qualche problematica che sia così rilevante da produrla. In quest’ultimo caso, la causa è inconscia.
Può anche accadere che sei sicuro/a che la causa sia dovuta ad una certa situazione e invece la fonte del problema è un’altra, ma non ne sei consapevole. Puoi accorgerti quando, affrontata la situazione che pensi sia quella scatenante, comprendi che le emozioni negative che provavi sono rimaste.
Lo stile di vita come causa dell’ansia e dello stress
Quando i pensieri assillanti, l’inquietudine e/o le difficoltà relazionali o personali ti creano disagio, una causa può essere data dallo stile di vita che stai adottando.
Nello specifico, spesso la quantità e qualità di ansia e stress che provi dipende da quanto sei molto generoso con gli altri e poco con te stesso.
A volte tendiamo a metterci in secondo o ultimo piano per accontentare gli altri e avere la loro considerazione e approvazione oppure soltanto perché gli vogliamo bene e ci teniamo ad accontentarli.
Altre volte, mettiamo prima il dovere e poi il piacere, come afferma un vecchio detto. Purtroppo, spesso succede che lo spazio degli obblighi e doveri divenga preponderante rispetto a quello dei piaceri che, a loro volta, possono divenire addirittura scarsi o inesistenti.
Un esercizio per ottimizzare il proprio stile di vita e diminuire ansia e stress
L’esercizio che ti propongo si basa proprio sul portare alla consapevolezza la distribuzione degli spazi onerosi e rilassanti nella tua quotidianità. Perché ogni comportamento che attui, ogni azione che svolgi si collega ad una serie di pensieri, ad un lavoro mentale che quindi, di riflesso può essere rilassante o stressante.
È basilare che tu capisca quanto spazio dai agli obblighi, quanto ai doveri, quanto agli impegni, quanto alle attività piacevoli e quanto alla libertà di agire.
OBBLIGHI: a livello psicologico, gli obblighi sono quelle azioni che vivo come imposte, come indipendenti dalla mia reale volontà. Per esempio: “Sono obbligato ad andare a lavorare perché lo stipendio mi serve”; “Sono obbligata a fare da mangiare ogni giorno, altrimenti i miei cari non mangiano all’ora stabilita per poter poi tornare al lavoro o a scuola”.
DOVERI: riguardano quelle azioni che mi sento di dover fare e che se evito producono in me sensi di colpa o timore del giudizio dell’altro, che poi è soprattutto il giudizio di se stessi che si teme veramente. Per questo motivo, le azioni fatte per dovere hanno una forte connotazione morale. Per esempio: “Devo andare ogni domenica a pranzo dai suoceri perché altrimenti si offendono o comunque mia moglie ci rimane male”; “Devo pulire la casa ogni giorno e in maniera più completa possibile perché altrimenti gli altri pensano che sono sporca o che non sono una brava donna di casa”
IMPEGNI: sono quelle azioni che svolgo volontariamente: gli impegni si prendono (altrimenti sono obblighi). L’impegno diventa tale quando l’azione intrapresa non ha più un valore totalmente positivo, ma inizia ad avere un suo peso più o meno grande. Fare volontariato, per esempio, può essere un impegno piacevole quindi lo vivo soprattutto come qualcosa che mi fa stare bene, mi gratifica. Dal momento che percepisco soprattutto l’impegno di mantenere determinati orari, relazioni, attività ecco che si è persa la parte preponderante di piacevolezza e risalta soprattutto quella di “costrizione” a fare qualcosa su cui ho dato la mia disponibilità e che non voglio/posso almeno per il momento abbandonare.
PIACERI: in questo caso, con la parola piacere intendo tutte quelle attività che fai e che ti recano benessere e relax. È possibile che qualcuna corrisponda con gli impegni o con i doveri o con gli obblighi. Per esempio: mi piace molto far volontariato, mi piace molto e mi rilassa pulire casa. È importante, però, che lo spazio del piacere contenga anche azioni al di fuori degli obblighi, dei doveri e degli impegni.
LIBERTÀ: Lo spazio di libertà rappresenta quel tuo spazio personale dove attui dei comportamenti che appagano solo te stesso/a. Azioni fini a se stesse che ti creano momenti soltanto tuoi o con persone con cui stai bene e alle quali non devi dare niente. È uno spazio che non si deve intrecciare in alcun modo con impegni, doveri e obblighi, ma nel quale ti dai il permesso di fare ciò che ti piace, ciò che vuoi. Per esempio: svolgere un hobby (pitturare, scrivere, accudire i fiori o l’orto, fotografare, ballare, ecc.), fare sport a livello non agonistico, prendersi una pausa per un aperitivo/caffè con amici, camminare, andare a fare shopping, ecc.
Una volta chiarite le peculiarità di ogni categoria comprendi bene che qualsiasi situazione può essere percepita in una categoria piuttosto che in un’altra, in base a come tu la vivi.
Per esempio la sessualità posso viverla in questo periodo della mia vita come:
- Un obbligo: perché se lo rifiuto troppo spesso il mio partner si arrabbia e magari col tempo mi tradisce.
- Un dovere: perché sento che fa parte di una relazione di coppia e se non lo faccio poi lui penserà male di me, perderemo la complicità intima.
- Un impegno: mi piace farlo, amo il mio partner, ma col fatto che abbiamo due bambini e lavoriamo molto, la sessualità è divenuta come un impegno da fare tutti i sabato mattina, quando invece avrei desiderio maggiore in altri momenti.
- Un piacere: ogni volta rappresenta un momento bellissimo e molto appagante, mi rilassa e mi piace davvero tanto.
- Un momento di libertà: mi sento libera di essere me stessa, di provare piacere e donare piacere, di farlo quando e come ne ho voglia.
È ora di iniziare a svolgere l’esercizio
- Riproduci la scheda su di un foglio e, in base alla descrizione delle 5 aree che hai appena letto, inserisci nelle apposite colonne gli esempi specifici che ti riguardano: quali sono gli obblighi che stai vivendo in questo periodo, quali i doveri e così via.
Datti tutto il tempo per rifletterci su, è molto importante che sei accurato/a e che non dimentichi nulla. Anche le azioni che ti sembrano poco importanti, se messe insieme hanno un loro peso. Pensa a prender in mano un sassolino e poi aggiungine altri 8 vedrai come la sensazione che avrai nella tu amano cambierà e diventerà da irrisoria a percezione netta.
Per ogni casella scrivi un comportamento che svolgi abitualmente o che hai svolto in quest’ultimo mese (se è il 20 marzo, inizia a valutare il tempo da circa il 20 febbraio) in base alla categoria richiesta. Ho numerato fino ad 7 per ogni categoria, ma tu puoi inserire più o meno comportamenti.
OBBLIGHI | DOVERI | IMPEGNI | PIACERI |
LIBERTA’ |
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2. Leggi tutte le voci che hai scritto nella scheda precedente e, in base alla quantità e rilevanza delle voci inserite per ogni colonna, dai una percentuale ad ogni categoria. Puoi ricopiare la griglia qui di seguito oppure scrivere soltanto la categoria e la percentuale che gli dai.
Ti ricordo che il totale finale deve essere di 100, quindi se per esempio Obblighi ha 25, Doveri 28, Impegni 22 e Piacere 15, Libertà, in questo caso, non può avere più di 10.
OBBLIGHI _____% | DOVERI _____% | IMPEGNI _____% | PIACERI _____% | LIBERTA’ _____% |
3. Ora disegna un cerchio e poi dividilo come fosse una torta in 5 spicchi. Ogni spicchio sarà più largo o stretto proprio in base alla percentuale che hai appena annotato. Per esempio: se è 25% corrisponderà ad un quarto del cerchio, se è 10% sarà molto più stretto. Ovviamente non ti viene richiesta la precisione di un geometra, basta che la differenza di grandezza sia comprensibile.
4. A questo punto, rileggi i tuoi dati e rispondi oralmente alle domande:
- Quanto spazio e peso hanno il piacere e la libertà nella tua vita?
- Quanto spazio e peso hanno i doveri, gli obblighi e gli impegni?
- Per una buona armonia personale e per evitare alti livelli di ansia e stress, gli spazi di piacere e libertà non dovrebbero raggiungere insieme un totale inferiore del 30%. È così per te?
Valuta i risultati
Ovviamente questo esercizio non fornisce nessuna diagnosi, ma serve soltanto per stimolarti a riflettere sul modo che hai, in questo periodo di vita, di gestire gli spazi personali per compensare quelli stressanti con quelli rilassanti e piacevoli.
Se hai eguagliato o superato il 30% di spazi benessere (piacere e libertà) e ti senti in armonia con te stesso
Tutto ok, ci sono periodi più intensi e periodi più leggeri, ma il tuo stile di vita tende ad essere in questo periodo equilibrato.
Se hai eguagliato o superato il 30% di spazi benessere (piacere e libertà) e ti senti ugualmente molto in ansia o stressato
Allora ci può essere una causa specifica di cui puoi essere consapevole (un lutto, un disagio fisico, un disaccordo o altro) o inconsapevole (conflitti intrapsichici, disagi psicologici che provi ma di cui non hai coscienza). Rileggi la scheda dove hai inserito i tuoi comportamenti e valuta se fra gli impegni, i doveri, gli obblighi o magari anche i piaceri e le libertà non ci sia qualcosa che sta iniziando a pesare o a pesare troppo.
Se hai totalizzato una percentuale di spazi benessere (piacere e libertà) fra il 21 e il 29%
È importante valutare anche il valore degli obblighi e dei doveri, se sono vissuti in modo negativo e hanno una percentuale molto elevata (per es. insieme totalizzano 60/70%) allora più che mai è un campanello d’allarme per rivalutare il tuo stile di vita e armonizzarlo maggiormente.
Probabilmente, ti stai caricando di troppi fardelli oppure puoi rivalutare il tuo modo di affrontarli e percepirli. A volte viviamo come un peso anche attività che noi stessi abbiamo scelto perciò è fondamentale rivalutare la situazione e magari apportare qualche cambiamento oppure cercare di vivere la circostanza in maniera più leggera.
Se hai totalizzato una percentuale di spazi benessere (piacere e libertà) inferiore al 20%
Nel caso in cui, le altre aree siano vissute anche in maniera positiva e non senti di avere ansia e stress elevati, può andare ugualmente bene. Come ti ho accennato precedentemente, il problema è dato non tanto dalla presenza di obblighi, doveri e impegni quanto da come noi li viviamo.
Al contrario, se invece senti che ti mancano gli spazi di benessere e ti pesa la presenza più massiccia delle altre categorie, è il caso di rivalutare il tuo stile di vita perché andando avanti, se non cambi qualcosa, potresti aumentare ulteriormente i livelli di stress e ansia.
In questo caso e se senti comunque di avere livelli di stress molto elevati, può essere utile parlarne con uno psicologo psicoterapeuta, anche solo per una consulenza.
Dott.ssa LAURA PEDRINELLI CARRARA
Psicologa, Psicoterapeuta
Studio in Via Marche, 71 a
Senigallia (An)
Cell. 347/9471337 www.laurapedrinellicarrara.it
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